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Il Canto

C'è chi lo fa per professione con ottimi risultati, c'è chi agisce per diletto e per passione, c'è chi invece lo fa per puro passatempo, abbandonandosi al semplice canticchiare di qualche motivetto (e non è detto che quanti ascoltino ne siano compiaciuti): in tutti questi casi ci lasciamo andare alla produzione di suoni musicali attraverso la voce, il che significa cantare.

Quando cantiamo è un po' come se usassimo la nostra voce come strumento musicale, voce che altro non è che un semplice suono ottenuto dalle corde vocali, le quali vibrano per via dell'aria che espiriamo dai polmoni; ognuno ha un proprio timbro vocale ossia una propria particolarità di suono che lo contraddistingue.

Essendo ciascuno di noi diverso da un altro individuo, egli definisce attraverso un carattere distintivo il proprio timbro. Vi sarà infatti capitato non poche volte di riconoscere un cantante per la particolare voce con cui si esprime attraverso il canto.

E in relazione alla maniera attraverso la quale produciamo la voce riconosciamo tre tipologie di emissione, vale a dire quella impostata, quella di gola e il falsetto: la voce di gola è piatta e per certi versi analoga al grido (la si denota negli acuti quando il timbro muta in relazione all'altezza e alla potenza), mentre è difficile dare una precisa definizione della voce impostata.

Possiamo dire che quando cantiamo con una voce impostata acquisiamo un controllo muscolare tale per cui i suoni prodotti risultano più omogenei, le corde vocali non risultano particolarmente affaticante, il volume è facilmente controllabile.

Il falsetto invece permette di arrivare alle note acute con un suono più leggero. Ad ogni modo è grazie alla tecnica del canto che adoperiamo correttamente la voce, sfruttandone tutte le potenzialità

 

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